Secondo Liu, intervenuta a un vertice a New York, sebbene i campanelli d'allarme stiano suonando da 6 mesi, la risposta finora è stata davvero scarsa e tardiva. Tanto che a oggi nessun nuovo vaccino o farmaco sarebbe in grado di impedire l'escalation del disastro umanitario, riporta il 'Guardian'. "In Africa occidentale, i casi e le morti continuano ad aumentare", ha detto. "Ci sono continue rivolte, i centri di isolamento sono sopraffatti. Gli operatori sanitari che combattono in prima linea si stanno infettando e stanno morendo in numeri scioccanti.
Altri sono fuggiti per la paura, lasciando le persone senza cura anche per le malattie più comuni. Interi sistemi sanitari sono crollati. E' impossibile tenere il passo con il numero di persone infette che si stanno riversando nelle poche strutture. In Sierra Leone, corpi infetti marciscono nelle strade. Quindi piuttosto che costruire nuovi centri di cura dell'Ebola in Liberia, siamo costretti a costruire forni crematori".
L'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato la scorsa settimana che 20.000 persone in Guinea, Liberia e Sierra Leone sono state contagiate dal virus mortale in tre mesi. Msf ha raddoppiato il suo staff di medici volontari nella regione, ma non è in grado di far fronte da sola all'emergenza. Secondo Liu, l'epidemia può essere fermato solo se i governi invieranno squadre.
Fonte:http://www.adnkronos.com/
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