venerdì 12 settembre 2014

Caronia (ME) – Scoperta finalmente la causa degli inspiegabili incendi

mantide
Il comune di Caronia è conosciuto per un fenomeno di autocombustione che da diversi anni terrorizza i residenti. Si manifesta nelle abitazioni: elettrodomestici e contatori elettrici prendono fuoco improvvisamente e senza un motivo plausibile.
I misteriosi fenomeni di autocombustione che si verificano nel piccolo centro del messinese, sino ad oggi non avevano nessuna spiegazione scientifica.
Sono stati effettuati molti studi da noti esperti e scienziati che hanno cercato di darne una spiegazione.
Il Prof. Vincent Smiths, eminente e autorevole studioso di elettromagnetismo dell’Università di Bristol, è convinto di aver trovato la soluzione al misterioso problema:
“Ho scoperto, dopo mesi di osservazione, che le cause erano normalissimi cortocircuiti, ma le mie conclusioni mi facevano escludere errori o disattenzioni dei tecnici nella messa in opera dei contatori o guasti negli elettrodomestici. Ho prelevato molti reperti carbonizzati e, con grande stupore, mi sono imbattuto in una sostanza organica bruciata presente in tutti i manufatti che avevano preso fuoco. Analizzando la sostanza al microscopio ho verificato che si trattasse del residuo organico (bava) di un insetto che, dalle verifiche del DNA è stato identificato come mantide religiosa denominata anche mantide europea, una specie molto comune in Italia. L’insetto in questione ha subito una piccola metamorfosi nelle aree interessate; infatti la sua epidermide è divenuta maculata con parti di rame (come delle croste). Molti esemplari rinvenuti nella zona hanno assunto un colore molto simile al metallo in questione, probabilmente per una forma di mimetizzazione. Con i miei colleghi siamo riusciti a conoscere anche il luogo di provenienza, si tratta di un piccolo giacimento di carbosilicato di rame che si trova a soli 15 km dal comune di Caronia.”
La femmina di questa particolare mantide mutata, insetto che abbiamo prelevato (FOTO ESCLUSIVA), predilige zone ricche di rame per nidificare e in alcuni casi, lei stessa, toccando con le sue zampe i manufatti crea i due contatti e, generando un arco voltaico e inevitabilmente fa sviluppare il cortocircuito.
Sara Costimaci – Scienze e Attualità
Fonte:http://corrieredelmattino.altervista.org/

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