Netanyahu, in una riunione straordinaria di gabinetto, ha detto che Israele è pronta ad estendere l'operazione di terra per colpire i tunnel sotterranei dei terroristi, che non possono essere distrutti solo con l'aviazione.
Intanto, le truppe di terra dell'IDF hanno già colpito 150 obiettivi nelle prime ore di operatività, tra cui 21 lanciamissili interrati.
Le prime 48 ore, affermano gli esperti, sono in una guerra spesso decisive per determinare l'esito di un'operazione. Se un obiettivo tattico non è raggiunto presto e non si infligge al nemico una ferita psicologica e morale, l'operazione tende a perdere forza dopo 3-4 giorni. Donde l'importanza, per Israele, di colpire senza ritardo Gaza City, nel cui sottosuolo Hamas ha costruito le sue infrastrutture vitali e ha collocato sistemi di comunicazione e armi in un complesso di bunker.
Portarsi vicini alla roccaforte di Hamas potrebbe consentire all'IDF di parametrare gli obiettivi con maggior precisione, fornendo all'intelligence dati attingibili solo sul terreno.
Fonte: debka (www.debka.com)
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