La Polonia entra in guerra contro l’Ucraina
Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica europea è concentrata sugli avvenimenti luttuosi dell’abbattimento dell’aereo della Malesian Airlines sui cieli dell’Ucraina, con il solito rimpallo di responsabilità (ogni parte accusa l’altra di aver lanciato il missile) , sull’invasione di Gaza attuata da parte di Israele con relativo elenco di palestinesi massacrati, un paese europeo membro della NATO si sta riservatamente preparando per entrare in guerra con l’Ucraina e, di conseguenza, provocare un coinvolgimento della Russia che è l’obiettivo ultimo dell’Amministrazione statunitense.
La notizia è la seguente:
“Il 16 luglio nel porto di Odessa, in un clima di estrema segretezza, sono stati scaricati dodici veicoli semoventi armati con cannoni da 152 mm cannoni, obici 77 “Dana” di produzione ceca, armamento delle forze armate della Polonia così come i bus e i camion per il trasporto truppe e materiale.
Dopo aver scaricato il battaglione di artiglieria (presumibilmente del 1° Brigata di Artiglieria Masuria), i soldati polacchi completamente equipaggiati hanno raggiunto la stazione ferroviaria separata per raggiungere i binari.”
Non è chiaro se questo sia la più “spiacevole sorpresa per le milizie” della quale aveva parlato Poroshenko, ma con l’ingresso aperto nella guerra civile in Ucraina le forze regolari armate di un paese straniero (e, incidentalmente, membro della NATO), la situazione politico-militare cambia radicalmente .
Questo può svincolare la Federazione Russa – ed i suoi alleati – dando loro la possibilità di una risposta adeguata.
La notizia è di fonte russa affidabile normalmente ben documentata su avvenimenti di strategia militare. Vedi Politikus.ru
Possiamo capire che il coinvolgimento di un paese europeo alleato della NATO in un conflitto che avviene in Europa è destinato ad allargarsi a tutta l’Alleanza Atlantica che deve intervenire per statuto in difesa di un proprio membro.
Di conseguenza l’Italia, nonostante il suo teorico ripudio della guerra scritto in Costituzione (art. 11), di fatto, grazie alla politica avventurista del Pentagono e della UE, responsabili del colpo di Stato a Kiev che ha provocato poi la rivolta e la guerra civile in quel paese, si troverà a partecipare suo malgrado ad un conflitto che non ci riguarda e che è stato provocato dalla strategia USA di accerchiamento della Federazione Russa.
I cittadini italiani si troveranno presto in un clima di guerra.
Per quanto ci riguarda riteniamo consigliabile effettuare scorte di viveri, carburante, generi di prima necessità, medicinali e quant’altro. Per chi può, preferibile ritirarsi in campagna.
Fonte:http://www.controinformazione.info/
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