giovedì 31 luglio 2014

Perchè l’Italia trattiene più clandestini possibili?Per scopo di lucro delle cooperative.

clandestini trattenuti italia

CIE PUZZA DI TRUFFA – NON È CHE LA LENTEZZA NEI RIMPATRI DEI CLANDESTINI SERVE, A CHI GESTISCE I CENTRI, PER CONTINUARE A PRENDERE SOLDI DALLO STATO?

Uno dei reclusi: “Per i rimpatri vengono una volta ogni dieci giorni però il consolato marocchino ha già dato il via libera al rimpatrio. E allora perché non li rimandano via? Perché se vanno via tutti insieme qui non c’è più da lavorare. Ci tengono così a lungo qui perché così prendono i soldi dallo Stato”…

1 – SOLO UN MESE NEI CIE, LA MOSSA DEL GOVERNO
Guido Ruotolo per “la Stampa
Fonte:http://jedasupport.altervista.org/

Missione compiuta, l’Italia muore: la catastrofe in cifre

Un paese in ginocchio, mutilato, raso al suolo dalla crisi inasprita dall’euro e dal regime di austerity imposto da Bruxelles per mantenere in vita la moneta unica. L’Italia sta letteralmente andando a pezzi: tutti se ne accorgono ogni giorno, mentre la disoccupazione dilaga, i consumi crollano, i negozi chiudono e le aziende licenziano. Ma il panorama si fa ancora più impressionante se si osservano, tutti insieme, i numeri della catastrofe. E’ quello che ha fatto il blog “Sollevazione”, pescando tutte le cifre ufficiali degli indicatori-chiave. Un bollettino di guerra, voce per voce. Produzione e ricchezza, industria e redditi, debito e risparmi. L’Italia in rosso, che sta precipando lontano dalla sua storia, senza neppure capire perché. Ognuno combatte, da solo, contro continui rovesci: non ci sono spiragli, non c’è alcuna “ripresa” nemmeno all’orizzonte. Ma nessuno racconta davvero l’assedio del panico, la paura sciorinata dai “crudi numeri”, che forse non fotografano «le dimensioni effettive del disastro economico e sociale che vive l’Italia», però «ci aiutano a comprenderlo».
Secondo gli analisti di “Sollevazione”, la resa matematica dell’Italia rivelata dai conti – la lingua spietata del pallottoliere – permette anche di «capire Elsa Fornero e Mario Monticome le politiche austeritarie per tenere in piedi l’euro, il sistema bancocratico e il capitalismo-casinò, abbiano affossato il nostro paese», il cui Pil ha perso 8,7 punti percentuali a partire dal 2007, inclusa la manipolazione dello spread che ha “armato” la gigantesca manomissione operata da Monti e Fornero, con la loro “spending review” e la riforma-suicidio delle pensioni. Un’agenda peraltro proseguita da Letta: tagliare la spesa, ben sapendo che il “risparmio” dello Stato manda in crisi il settore privato, facendo calare il gettito fiscale e quindi esplodere il debito pubblico. Matteo Renzi? Niente di nuovo: neoliberismo puro, a cominciare dal Jobs Act per precarizzare ulteriormente il lavoro. Aggravanti: la neutralizzazione delle ultime difese sociali garantite dalla Costituzione, come vuole l’élite finanziaria, e l’eliminazione fisica dell’opposizione attraverso una legge elettorale come l’Italicum, definita peggiore – per le sue restrizioni – di quella che permise a Mussolini di consolidare il neonato regime fascista.
Tutto questo, mentre il paese soccombe ogni giorno: in sei anni, il Pil pro capite è calato di 9 punti (di 10, invece, il reddito reale disponibile per le famiglie). Stesse percentuali per la frana della ricchezza nazionale: -9% dal 2007 al 2013, pari a 843 miliardi di euro. C’era una volta l’Italia: nello stesso periodo, la produzione industriale è crollata addirittura del 25,5%. Sta andando in frantumi, grazie alla politica imposta da Berlino, il maggior competitore europeo della Germania. Tra il 2001 e in 2013, l’Italia ha perso 120.000 fabbriche. Sono cifre da scenario bellico, e non sono riguardano solo l’industria: ci sono anche le 75.000 imprese artigiane costrette a chiudere. Anno record per il fallimenti, l’infame 2013 delle “larghe intese”: qualcosa come 111.000 fallimenti, in appena dodici mesi. Contraccolpo catastrofico, la disoccupazione: dal 2001, con l’ingresso nell’Eurozona, l’industria italiana ha perso un milione e 160.000 posti di lavoro. Colpa anche dell’assenza di credito: nonostante ricevano denaro dalla Bce a tassi «prossimi allo zero», le banche continuano a finanziare le imprese con Renziprestiti al 4,49%, mentre negli altri paesi dell’Eurozona l’interesse medio è al 3,8%.
Anche così il lavoro si estingue alla velocità della luce. Dal 2007, la piaga della disoccupazione è più che raddoppiata: dal 6,1% al 12,7 attuale. «I disoccupati ufficiali sono 3 milioni e 300.000», rileva “Sollevazione”, ai quali vanno però aggiunti «altri 3 milioni di persone», che ormai non si rivolgono neppure più ai centri per l’impiego: i cosiddetti “sfiduciati” fanno salire a quasi 6 milioni e mezzo il totale dei disoccupati italiani, proprio mentre la Germania del super-export vede salire ai massimi storici la quota degli occupati. C’è anche il trucco, naturalmente: un tedesco su quattro accetta i mini-job da 450 euro al mese. E’ la strada aperta in Italia dal Jobs Act di Renzi, di fronte a una platea oceanica di giovani senza lavoro: il 43%, più del doppio dei ragazzi disoccupati nel 2007. Sta male, comunque, la stragrande maggioranza dei salari italiani: «Con uno stipendio netto di 21.374 dollari l’anno, l’Italia si colloca al 23esimo posto nella classifica Ocse: se la passano peggio solo i portoghesi e gli abitanti dei paesi dell’Europa orientale». A valanga, la mancanza di impiego si traduce in forte calo dei consumi familiari, tagliati di quasi il 10% solo negli ultimi due anni. A farne le spese è anche il risparmio, continuamente eroso per far fronte all’emergenza economica, mentre la super-tassazione disposta dall’Ue ha raggiunto per l’Italia il 44% del Pil.
«Se si considera il periodo tra il 2011 e il 2012 – precisa “Sollevazione” – soltanto l’Ungheria, in Unione Europea, ha conosciuto un aumento delle tasse rispetto al Pil superiore a quello dell’Italia». E’ un circolo vizioso: imporre più tasse a chi già le paga, per tentare (inutilmente) di arginare il calo delle entrate, comunque – già oggi – superiori alla somma delle uscite: situazione che sarà ulteriormente aggravata dal Fiscal Compact e cronicizzata dall’inserimento del pareggio di bilancio nella Costituzione. In pratica, la fine dello Stato sociale e delle garanzie sui servizi vitali – scuola e sanità in primis, peraltro minacciate di privatizzazione forzata dal Ttip e dal Tisa, i trattati segreti euro-atlantici imposti dagli Usa, che Renzi preme per approvare in fretta. Cartina di tornasole di questa autentica catastrofe, il debito pubblico: era pari al 103,3% del Pil nel 2007, ma ha raggiunto il 132,9% nel 2013. «L’ultimo rilevamento di Bankitalia ci dice che il debito pubblico ha toccato a Visco, governatore di Bankitaliamaggio 2014 un nuovo record storico: quota 2.166,3 miliardi, con un aumento di 20 miliardi sul mese precedente».
Va in rosso il conto delle famiglie, nel paese che prima dell’avvento dell’euro era il più risparmiatore d’Europa: rispetto al Pil, dal 1998 al 2012 il debito privato delle imprese è passato dall’85 al 120%, quello delle banche dal 40 al 110%, quello delle famiglie dal 30 al 50%. Paradossalmente, osserva “Sollevazione”, «in questo periodo quello che è cresciuto meno è stato proprio il debito pubblico», mentre il debito aggregato – pubblico e privato – è letteralmente esploso, dal 275% ad oltre il 400%. Spaventose pure le sofferenze bancarie, cresciute di 100 miliardi dal 2007 al 2013, per un totale di 147,3 miliardi di euro. Ed ecco l’ultimo gradino della tragedia: la povertà. Un fantasma che mette paura: l’esercito dei nuovi poveri e il timore che crescano furti e rapine ha aumentato del 5,7% i denari lasciati in custodia alle banche, oltre 1,2 miliardi di euro. Secondo Eurostat, gli «individui a rischio povertà o esclusione sociale» nel 2008 erano in Italia il 25,3%, e sono diventati il 29,9% nel 2012. L’ Istat è ancora più preciso: «Un italiano su dieci è in povertà assoluta».
Tra il 2012 e il 2013, spiega l’istituto di statistica, l’incidenza della povertà assoluta è aumentata dal 6,8 al 7,9%, coinvolgendo oltre 300.000 famiglie e 1 milione 206.000 persone in più rispetto all’anno precedente. «E’ povera, o quasi povera, una famiglia su cinque». Poi c’è la “povertà relativa”, quelle delle famiglie (sono quasi 3 milioni e mezzo) il cui portafoglio mensile è inferiore alla spesa media nazionale, 972 euro al mese. Sono famiglie che cercano di sopravvivere con meno di 800 euro al mese, che si riducono a meno di 750 nel Mezzogiorno, dove più evidenti sono le diseguaglianze che la “crisi” ha fatto esplodere. Nel 1992, l’Italia era un paese relativamente equilibrato: non c’era un abisso tra ricchi e poveri e la classe media era in ottima salute. Oggi, praticamente, è in via di estinzione e teme di sprofondare giorno per giorno verso la povertà. Nel 2013, l’Italia è risultato «il paese più diseguale dell’Unione Europea, dopo la Gran Bretagna». Solo che il Regno Unito non è ingabbiato dall’euro. Infatti, a Londra, economia e occupazione stanno decisamente meglio rispetto alla media dell’atroce Eurozona, di cui l’Italia – dopo la Grecia – è la vittima principale.

L'Italia è una colonia USA



Di Salvatore Santoru

Come rivelato dal rapporto "Us nuclear weapons in Europe" dell'analista statunitense Hans Kristensen del Natural Resources Defence Council di Washington, l'Italia ospita ben 90 delle 481 bombe nucleari statunitensi presenti in Europa. Cinquanta sono nella base di Aviano(nella foto), in Friuli, e altre 40 si trovano a Ghedi, nel Bresciano.



Oltre a ciò sono da aggiungersi le molte basi militari presenti sullo Stivale, secondo alcuni ricercatori ben 113, anche se molte altre fonti ridimensionano abbastanza questa ipotesi.



Comunque sia ciò che è certo è che queste installazioni militari non dovrebbero esserci, in quanto pericolose prima di tutto per la salute dei cittadini e per l'ambiente.

La loro presenza sta a indicare come non mai un fatto purtroppo incontrovertibile: l'Italia è una colonia USA, sottoposta a occupazione sin dal 1945.



Lo Stivale non è altro che una "discarica nucleare" per i padroni a stelle e strisce, un posto dove tutto è concesso tanto a pagare e a subirne le conseguenze sono i cittadini italiani, i quali accettano questa situazione, considerandola come un mero effetto collaterale della "liberazione" che l'esercito USA avrebbe garantito con bombardamenti e terrorismo stragista.



Come ha denunciato l'ex esponente dei Verdi Mauro Bulgarelli: "ogni anno gli italiani versano in media 400 milioni di euro per mantenere ufficiali e soldati dell’esercito Usa sul nostro territorio, da Aviano alla Maddalena, da Ghedi a Camp Derby".



Secondo il rapporto ufficiale "Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense" (,pagina B-10,scaricabile qua) reso noto dal Dipartimento della difesa degli Stati Uniti nel 2004, il contributo annuale alla "difesa comune" versato dall'Italia agli Usa per le "spese di stazionamento" delle forze armate statunitensi è pari a 366 milioni di dollari.

C'è da aggiungere inoltre gli esorbitanti costi che i contribuenti italiani devono pagare per sostenere le guerre imperialiste degli USA, che l'Italia, in quanto stato vassallo, deve contribuire a combattere e sostenere.

Stando a un articolo del giornalista del Fatto Quotidiano Enrico Piovesana su "Peace Reporter", la sola guerra in Afghanistan nel 2010 veniva a costare ben 50 milioni di euro al mese.





Tutto ciò in barba all'articolo 11 della Costituzione, secondo cui "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".




Tra l'altro durante la sua visita del 27 marzo nella colonia Italia, il presidente statunitense Barack Hussein Obama ha affermato di essere "preoccupato dalla riduzione delle spese militare di alcuni nostri partners della NATO . A medio e a lungo termine, dovremmo esaminare se tutto il mondo contribuisce", in quanto a suo parere le nazioni "alleate" (succube) degli USA stavano spendendo troppo poco per salvaguardare e sostenere gli impulsi guerrafondai dello Zio Sam.



Sarebbe finalmente ora che i cittadini italiani prendessero coscienza della situazione e che venisse messa in discussione l'occupazione e la politica oppressiva che gli USA esercitano sulla terra di Dante da 69 anni, mettendo fine al coinvolgimento in guerre inutili di cui non si ha bisogno, e adoperandosi per una vera liberazione e una politica di vera pace per il paese, senza essere più succubi di questo o quel colonizzatore.
Fonte:http://informazioneconsapevole.blogspot.it/

SE LO DICE LUI... PAUL CRAIG ROBERTS "LA PEGGIORE GUERRA MAI VISTA STA ARRIVANDO"

Paul Craig Roberts
La propaganda straordinaria condotta contro la Russia dai governi statunitense e britannico e dai ministeri della propaganda noti come "media occidentali" ha lo scopo di portare il mondo ad una guerra che nessuno potrà vincere. I governi europei devono scuotersi dalla noncuranza, perché l'Europa sarà la prima ad essere vaporizzata a causa delle basi missilistiche statunitensi che ospita per garantire la sua "sicurezza". 


Come riportato da Tyler Durden di Zero Hedge, la risposta russa alla sentenza extragiudiziale di un corrotto tribunale olandese, che non aveva alcuna giurisdizione sul caso che ha arbitrato, sentenza che ordina al governo russo di pagare 50 miliardi di dollari agli azionisti della Yukos (un'entità corrotta che stava saccheggiando la Russia ed evadendo le tasse), è molto significativa. Quando gli è stato chiesto come la Russia si comporterà riguardo la sentenza, un consigliere del presidente Putin ha risposto: "C'è una guerra che sta arrivando in Europa. Crede davvero che questa sentenza abbia importanza ? ". L'Occidente si è coalizzato contro la Russia perché è totalmente corrotto. La ricchezza delle elite è ottenuta non solo depredando i paesi più deboli i cui leader possono essere comprati (per istruirvi su come funziona il saccheggio leggete "Confessions of an Economic Hit Man" di John Perkins), ma anche derubando i loro stessi cittadini. Le elite americane eccellono nel saccheggio dei loro connazionali e hanno spazzato via gran parte della classe media statunitense nel nuovo 21° secolo. Al contrario, la Russia è emersa dalla tirannia e da un governo basato sulle menzogne, mentre gli USA e il Regno Unito sono sommersi da una tirannia schermata da menzogne. Le elite occidentali vorrebbero depredare la Russia, un premio succulento, e Putin sbarra loro la strada. 

La soluzione è sbarazzarsi di lui, come in Ucraina si sono sbarazzati del presidente Yanukovich. Le elite predatorie e gli egemonisti neoconservatori hanno lo stesso obiettivo: fare della Russia uno stato vassallo. Questo obiettivo unisce gli imperialisti finanziari occidentali con gli imperialisti politici. Ho raccolto per i lettori la propaganda che viene usata per demonizzare Putin e la Russia. Ma perfino io sono rimasto scioccato dalle strabilianti e aggressive bugie del giornale britannico The Economist del 26 luglio. In copertina c'è il viso di Putin in una ragnatela, e, avete indovinato, il titolo di copertina è "Una rete di bugie". Dovete leggerla questa propaganda per constatare a quanto ammonta sia il livello di spazzatura della propaganda occidentale, sia l'evidente spinta verso la guerra. Non viene presentata la minima prova per supportare le accuse estreme dell'Economist e la sua richiesta che l'Occidente smetta di essere conciliante con la Russia e intraprenda le azioni più dure possibili contro Putin. Questo genere di menzogne incoscienti e di lampante propaganda non ha altro scopo che di condurre il mondo alla guerra. Le elite occidentali e i governi non sono solo totalmente corrotti, sono anche pazzi. Come ho scritto precedentemente, non aspettatevi di vivere ancora a lungo.

di Paul Craig Roberts.

FONTE:http://fuorisubito.blogspot.it/

Giorgio Napolitano elogia la Massoneria

Il messaggio del Presidente della Repubblica al Grande Oriente d’Italia: “Apprezzamento per l’impegno nel promuovere cultura e fratellanza”



“Il Presidente Napolitano esprime apprezzamento per i temi affrontati quest’anno, cultura e fratellanza, che testimoniano il costante e meritorio impegno del Grande Oriente d’Italia nel riaffermare quei principi di solidarietà e di contrasto ad ogni forma di integralismo che sono alla base di un’etica civile fondata sul dialogo e sul rispetto reciproco”. E’ quanto si legge nella nota che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, tramite il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, in occasione delle celebrazioni dell’Equinozio d’Autunno e del XX settembre 2013. Il Capo dello Stato -si legge ancora nella nota del Quirinale- si dice “certo che dagli incontri previsti, che vedranno la partecipazione di autorevoli studiosi, potranno scaturire importanti contributi di analisi e riflessione”.Roma, Villa il Vascello – 21 Settembre 2013 –
Fonte: http://www.grandeoriente.it/comunicati/2013/09/napolitano-riaffermare-principi-di-solidarieta-e-di-contrasto-a-ogni-forma-di-integralismo.aspx

Non siamo sorpresi per niente, visto che nel libro ‘Vaticano Massone’ (pag. 320) Giorgio Napolitano viene messo tra i più potenti massoni italiani.

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

Fonte: http://giacintobutindaro.org/2013/11/02/giorgio-napolitano-elogia-la-massoneria/

La Polonia entra in guerra contro l’Ucraina

Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica europea è concentrata sugli avvenimenti luttuosi dell’abbattimento dell’aereo della Malesian Airlines sui cieli dell’Ucraina, con il solito rimpallo di responsabilità (ogni parte accusa l’altra di aver lanciato il missile) , sull’invasione di Gaza attuata da parte di Israele con relativo elenco di palestinesi massacrati, un paese europeo membro della NATO  si sta riservatamente preparando per entrare in guerra con l’Ucraina e, di conseguenza, provocare un coinvolgimento  della Russia che è l’obiettivo ultimo dell’Amministrazione statunitense.
La notizia è la seguente:
“Il 16 luglio nel porto di Odessa, in un clima di estrema segretezza, sono stati scaricati dodici veicoli semoventi armati con cannoni da 152 mm cannoni, obici 77 “Dana” di produzione ceca, armamento delle forze armate della Polonia così come i bus e i camion per il trasporto truppe e materiale.
Dopo aver scaricato il battaglione di artiglieria (presumibilmente del 1° Brigata di Artiglieria Masuria), i soldati polacchi completamente equipaggiati hanno raggiunto la stazione ferroviaria separata per raggiungere i binari.”
Non è chiaro se questo sia la più “spiacevole sorpresa per le milizie” della quale aveva parlato Poroshenko, ma con l’ingresso aperto nella guerra civile in Ucraina le forze regolari armate di un paese straniero (e, incidentalmente, membro della NATO), la situazione politico-militare cambia radicalmente .
Questo può svincolare la Federazione Russa – ed i suoi alleati – dando loro la possibilità di una risposta adeguata.
La notizia è di fonte russa affidabile normalmente ben documentata su avvenimenti di strategia militare. Vedi Politikus.ru
Possiamo capire che il coinvolgimento di un paese europeo alleato della NATO in un conflitto che avviene in Europa è destinato ad allargarsi a tutta l’Alleanza Atlantica che deve intervenire per statuto in difesa di un proprio membro.
Di conseguenza l’Italia, nonostante il suo teorico ripudio della guerra scritto in  Costituzione (art. 11), di fatto, grazie alla politica avventurista del Pentagono e della UE, responsabili del colpo di Stato a Kiev che ha provocato poi la rivolta e la guerra civile in quel paese, si troverà a partecipare suo malgrado ad un conflitto che non ci riguarda e che è stato provocato dalla strategia USA  di accerchiamento della Federazione Russa.
I cittadini italiani si troveranno presto in un clima di guerra.
Per quanto ci riguarda riteniamo consigliabile   effettuare scorte di viveri, carburante, generi di prima necessità, medicinali e quant’altro. Per chi può, preferibile ritirarsi in campagna.
Fonte:http://www.controinformazione.info/

Facili previsioni (articolo di Zen Gardner)

Lo statunitense Zen Gardner descrive quanto ormai da anni noi diTanker Enemy affermiamo e cioé che le previsioni del tempo sono da anni una vergognosa pagliacciata: nei bollettini si prevedono le operazioni di geoingegneria clandestina, per cui andrebbero meglio definite "decisioni del tempo" e non "previsioni". Mentre la longa manus dell'apparato militare e delle lobbies controlla che cosa va detto e che cosa deve essere nascosto, le attività di guerra climatica sono ormai appannaggio delle compagnie civili. Quindi deve essere chiaro questo caposaldo: i mandanti sono i militari e le multinazionali, mentre gli esecutori sono i piloti di linea, sui velivoli commerciali (passeggeri e cargo) che essi conducono. In tal modo la geoingegneria clandestina è globalizzata e non esiste più paese che ne sia immune. Buon volo!
Grazie ai bollettini meteorologici militarizzati, è ora possibile sapere quando ci si deve aspettare un’operazione chimica. Sì, non solo i militari possiedono il tempo, perché ci hanno preannunciato che sarebbero riusciti a controllarlo, ma gestiscono in toto i servizi che prevedono le condizioni atmosferiche. George Orwell sarebbe orgoglioso di loro.

Date un’occhiata alle icone che sul display del cellulare indicano il meteo. Se notate un sole su cui è delineato un velo di nubi, siete al cospetto di una previsione di scie chimiche, di “innocue velature”. Guardate ora il cielo: lo vedrete tramato di linee chimiche. Nella maggior parte dei casi quelle là fuori non sono normali situazioni atmosferiche, ma fenomeni ingegnerizzati.



Sì, i "meteorologi" di regime sanno tutto: conoscono i giorni in cui il tempo sarà artificiale, dove e come interverranno le squadriglie. I previsori sanno tutto: sono stati comprati e cooptati. Essi non osano dire la verità, perché rischiano di perdere il posto di lavoro ... o qualcosa di peggio. 

Un cielo sereno con un inquinamento normale rivela per lo più un orizzonte brunastro, mentre un cielo chimico risulta opaco: dopo decenni di geoingegneria clandestina il sole ha perso almeno il 20 per cento della sua luminosità. Il biancastro è il colore che manifesta gli interventi illegali. Ad un occhio inesperto le scie chimiche che, sin dal mattino vengono rilasciate sulla linea di costa, possono sembrare nubi vere, ma, a parte la differenza morfologica, le chemtrails assorbono il vapore acqueo e si moltiplicano. Nel contempo l’umidità atmosferica precipita. 

Nelle “previsioni” militarizzate è coinvolta la Raytheon, una delle maggiori industrie belliche mondiali: la spaventosa società ha acquistato E-Systems nel 1995, appena un anno dopo che il contractor militare aveva acquisito APTI, titolare dei brevetti H.A.A.R.P. di Bernard Eastlund. La Raytheon possiede anche la General Dynamics, leader mondiale nella produzione di droni. La Raytheon riporta i dati meteo della N.O.A.A. attraverso il suo avanzato Meteo information processing system. Tutte le previsioni del tempo sono oggi coordinate attraverso questo apparato della Raytheon. Nessuna meraviglia se il meteorologo non accennerà mai alle scie chimiche. La censura e l’omertà regnano incontrastate. 

Il complesso militare-industriale snatura i modelli climatici naturali, mentre la popolazione è ingannata, ripetendo che i "cambiamenti climatici" sono causati dall’immissione in atmosfera di biossido di carbonio. 

Meteorologi, guerrafondai, geoingegneri, scienziati pazzi … è tutta una cricca. Difficile trovare persone con intenzioni peggiori. 

Fonti

zengardner.com

ARRESTATELO !! SOROS SCANDALOSO ALLA CNN: "HO FINANZIATO IO IL COLPO DI STATO IN UCRAINA PER INSEDIARE UNA GIUNTA AMICA DEGLI USA''

Lo scorso fine settimana il miliardario americano George Soros ha rivelato a Fareed Zakaria della CNN di essere responsabile della creazione di una fondazione in Ucraina che ha contribuito al colpo di Stato contro il presidente Viktor Ianukovitch e all’insediamento di una giunta sostenuta dagli Stati Uniti.

“Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione ha continuato a operare e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti – ha spiegato Soros.

E’ noto, malgrado non se ne parli, che George Soros ha lavorato in stretta collaborazione con l’USAID, la National Endowment for Democracy (Fondazione nazionale per la democrazia, che fa il lavoro che una volta veniva fatto dalla CIA), l’International Republican Institute, il National Democratic Institute for International Affairs e la Freedom House allo scopo di far scoppiare una serie di rivoluzioni nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale, dopo il crollo programmato dell’Unione Sovietica.

Molti partecipanti alle manifestazioni di Piazza Maidan a Kiev erano membri delle ONG fondate da Soros o addestrati da queste stesse ONG in seminari e conferenze sponsorizzate dall’International Renaissance Foundation (IRF) di Soros e dai suoi numerosi istituti e fondazioni Open Society.

L’IRF, fondata e finanziata da Soros, si vanta di aver ricevuto più donazioni di tutte le altre organizzazioni per attuare la trasformazione “democratica” dell’Ucraina.

In aprile era stato annunciato che Andriy Parubiy e altri leader implicati nel colpo di Stato lavoravano con la CIA e l’FBI per sconfiggere e uccidere i separatisti che si opponevano alla giunta di Kiev. Attualmente Parubiy è capo del Consiglio di sicurezza e di difesa nazionale dell’Ucraina.

Ora che il miliardario Petro Poroshenko è il nuovo presidente del paese, i tentativi di schiacciare l’opposizione nell’est si intensificheranno. Poroshenko è quasi la scelta perfetta per i mondialisti e l’Unione europea. Faceva parte del Consiglio della Banca nazionale ucraina e ha collaborato con il Fondo monetario internazionale.

“Il posizionamento delle forze aeree e terrestri della Nato vicino alla frontiera russa nell’Europa dell’est e il viaggio di Barack Obama, destinato a rinforzare l’influenza americana in Asia, hanno un solo obiettivo – scriveva il giornalista Wayne Madsen all’inizio di luglio – Le forze visibili e invisibili che dettano la politica a Washington, Londra, Parigi, Berlino e altre capitali servili, hanno deciso di schiacciare i BRICS, l’emergente blocco finanziario che raggruppa Brasile, Russia, India, Cina e sud Africa”.


Da non dimenticare che Soros fù l'autore dell'attacco speculativo del 1992 ai danni della Lira e della Sterlina, la cui svalutazione ci portò alla fine dello SME (Sistema Monetario Europeo) e quindi alla tragica strada dell'Euro...

FONTE:http://fuorisubito.blogspot.it/

ISRAELIANI CANTANO: «NIENTE SCUOLA DOMANI A GAZA - NON CI SONO PIÙ BAMBINI»

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Il mondo intero sta assistendo in questi giorni e in queste ore alla demoniaca perfidia del popolo deicida, che macchiò indelebilmente le proprie mani con il Sangue dell'Uomo-Dio, il Divin Agnello, primo tra tutti gli innocenti. 
I giudei ancora oggi crocifiggono l'innocente seguendo quella che è la loro natura, con la complicità di nuovi Pilato (gli U.S.A. e gli stati che li sostengono); ancora oggi gli ebrei compiono i desideri del padre loro, l'omicida fin da principio che non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui (cfr: Gv VIII, 44), ancora oggi si dicono "figli di Abramo" ma in realtà sono figli del diavolo e da lui sono ispirati.
«Nulla è più miserabile di questi Giudei che da ogni parte vanno in senso contrario alla loro salvezza.»
(San Giovanni Crisostomo, Omelie contro gli Ebrei I, 2)
Fonte:http://radiospada.org/
 

London Review of Books: “L'ex fascista Giorgio Napolitano è un pericolo per la democrazia"

By Edoardo Capuano - Posted on 09 luglio 2014
Giorgio Napolitano"Napolitano è un pericolo per la democrazia in Italia": parole e musica non di un Beppe Grillo qualsiasi ma della prestigiosa London Review of Books, dove storici e ricercatori britannici hanno condannato l'operato di re Giorgio. A cui stanno già fischiando le orecchie: avviso di sfratto in corso.
L’avviso di sfratto a Giorgio Napolitano arriva da Londra, regno dell’alta finanza europea, per mezzo della prestigiosa rivista London Review of Books.
Gli storici e i ricercatori inglesi, accademici di statura internazionale, che compongono il board della rivista hanno ospitato e recensito il nuovo saggio di Perry Anderson, storico di fama mondiale, la cui conclusione è inequivocabile: “Giorgio Napolitano è la vera minaccia per la democrazia italiana”.
Altro che il salvatore della patria, altro che “roccia su cui fondare la Terza Repubblica”, come scrivono i pennivendoli di fiducia. Secondo Anderson, “Napolitano è una vera pericolosa anomalia, un politico che ha costruito tutta la carriera su un principio:stare sempre dalla parte del vincitore".
Il saggio, intitolato “The Italian Disaster”, racconta – con stile british, asciutto e senza fronzoli – la vera storia di Re Giorgio. A cominciare da un fatto incontrovertibile, che pochi conoscono e che potrebbe scatenare un putiferio: da studente Napolitano ha aderito al GUF, il Gruppo Universitario Fascista. Lo ha frequentato il tempo necessario per capire che l’aria stava cambiando e bisognava prendere le contromisure: salto della quaglia et voilà, Napolitano diventa comunista sfegatato, plaudendo all’intervento sovietico in Ungheria e asserendo che “solo i folli e i faziosi possono davvero credere allo spettro dello stalinismo".
Negli anni Settanta diventa “il comunista favorito di Kissinger", visto che il nuovo potere da coltivare sono ora gli Stati Uniti.
Ma il meglio, anzi il peggio di sé, Napolitano - secondo la ricostruzione dello storico britannico - lo offre proprio da presidente della Repubblica: “Nel 2008 firma il lodo Alfano, che 'garantisce a Berlusconi come primo ministro e a lui stesso come presidente l'immunità giudiziaria'. Il lodo verrà dichiarato poi incostituzionale e trasformato nel 2010 nel 'legittimo impedimento', anch'esso dichiarato incostituzionale nel 2011”.
E poi una sequenza inarrivabile per dispotismo, autocrazia e violazioni di norme elementari: dal mancato scioglimento delle Camere nel 2008, all'entrata in guerra contro la Libia del 2011 (scavalcando la costituzione, senza un voto parlamentare e violando un trattato di non aggressione), passando per le trame con Monti e Passera per sostituire Berlusconi.
Per non parlare, poi, della vicenda della ri-elezione al secondo mandato ("a 87 anni, battuto solo da Mugabe, Peres e dal moribondo re saudita") e del siluramento del “nipotino” Letta da presidente del Consiglio, sostituito dal “nipotino” Renzi, senza passare per le urne. Secondo quanto scrive Anderson, “Napolitano, che dovrebbe essere il guardiano imparziale dell'ordine parlamentare e non interferire con le sue decisioni, rompe ogni regola”.
"La corruzione negli affari, nella burocrazia e nella politica tipiche dell'Italia sono adesso aggravate dalla corruzione costituzionale".
E per finire, come un macigno sopra la testa di Re Giorgio, arriva il paragone con Nixon, il peggiore presidente nella storia americana. Anderson, infatti, rievoca il caso Mancino e la richiesta di impeachment contro Napolitano da parte di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso. La risposta del nostro presidente è stata l'invocazione della totale immunità nella trattativa Stato-mafia. Ed è proprio in questo che lo storico britannico parla di “Nixon-style”, termine che evoca scandali come il Watergate. “Ma gli esiti italiani sono stati diversi, come ben sappiamo”, fa notare Anderson.
Adieu, Re Giorgio. Rien va plus.
Fonte: infiltrato.it

La verità sui filamenti di ricaduta: sono polimeri di origine militare

Nella seconda decade di ottobre sono caduti in molte zone d’Italia “strani” filamenti: la pioggia di fibre è stata talmente copiosa che molti cittadini, accortisi dell’anomalia, hanno allertato i Vigili del fuoco. Alcune testate, per lo più locali, hanno prima riportato la notizia con toni interrogativi, poi con incredibile tempestività, hanno riferito le “spiegazioni” fornite dagli “esperti”. 
L’A.R.P.A., l’Agenzia regionale per le palle sull’ambiente”, ha sentenziato: “Trattasi di tele di ragni volanti. E’ il fenomeno dello spider ballooning: sono cioè fili di Aracnidi che, migrando, secernono fili”. No! E’ tutto falso. Non sono né i ragni né Spiderman a tessere questi grovigli appiccicosi. Ci chiediamo come l’A.R.P.A., cui sarebbero stati consegnati campioni di filamenti, abbia potuto eseguire le analisi così velocemente. Sono analisi, infatti, che richiedono tempi molto lunghi. Non si comprende come gli enti ufficiali, che impiegano ere geologiche per fornire responsi, abbiano potuto subito rassicurare (e circuire) l’opinione pubblica, divulgando l’esito (falso) degli esami. 





Quelle precipitate sono dunque fibre polimeriche diffuse con gli aerei impegnati nelle attività di geoingegneria illegale. Molti si chiedono per quale ragione i militari le disperdano: abbiamo in parecchi articoli analizzato la questione ed illustrato la composizione chimica dei filamenti. Essa NON coincide con la sericina, la proteina di cui sono formate le ragnatele. Mentre rinviamo alla lettura degli studi sottoelencati, rammentiamo le seguenti acquisizioni. 

• I filamenti sono impiegati come vettori dei composti chimici, a loro volta usati per creare corridoi elettromagnetici.
• Le fibre, essendo costituite di materiali biocompatibili, si “legano” al D.N.A. degli esseri viventi, favorendone una ridefinizione genetica secondo nuovi parametri biologici, anzi biotecnologici. 

I polimeri diffusi con gli aerei sono dannosissimi. Si consideri il caso del metanale. 

Il metanale è un polimero particolarmente pericoloso che ha bisogno di un catalizzatore che, guarda caso, è costituito dai carbagammati.
carbagammati sono di origine organica, della famiglia degli uretanici. 

La reazione tra un gruppo amminico e biossido di carbonio permette la biosintesi del carbammato.

I carbammati costituiscono un gruppo importante di insetticidi: ne sono esempi il feniluretano, l'Aldicarb, il Carbofuran, il Fenoxycarb, il Sevin ed il Ethienocarb. Questi insetticidi agiscono causando inibizione della colinesterasi per inattivazione reversibile dell'enzima acetilcolinesterasi. Alcuni di questi composti sono molto tossici anche per gli esseri umani. 

I poliuretani sono una classe di polimeri la cui struttura è formata da gruppi carbammato multipli. Questi materiali possiedono un'ampia varietà di proprietà e sono commercialmente disponibili come schiume, elastomeri e solidi.



Alcuni carbammati, come neostigmina, rivastigmina e meprobamato, sono usati in farmacoterapia come inibitori dell'enzima colinesterasi. L'uretano etilico (C2H5-O(CO)-NH2) è dotato di proprietà anestetiche generali ed anche mutagene. E' stato usato in passato nella terapia del mieloma multiplo, perché dotato di proprietà alchilanti del D.N.A. Oggi è stato del tutto abbandonato, poiché troppo tossico e riconosciuto anche dotato di proprietà cancerogene, soprattutto per il polmone e lo stomaco.

La formazione di un carbammato costituisce un utile gruppo protettivo adoperato nella sintesi chimica delle proteine per proteggere gruppi amminici che non si vuole far reagire. È stabile nelle condizioni di reazione e può essere successivamente facilmente rimosso per idrolisi.

IN SINTESI

I carbammati sono convenientemente sintetizzati per reazione di alcoli o fenoli con un isocianato o, in alternativa, per reazione di un gruppo amminico con un estere dell'acido cloroformico. Nel caso si impieghi un alcool o un fenolo, la reazione può così schematizzarsi:

R-N=C=O + R'-OH ? R-NH(CO)O-R'

Usando, invece, un cloroformiato, ottenuto per reazione del fosgene con un alcol o fenolo, lo schema di reazione è il seguente:

R-O(CO)Cl + R'-NH2 ? R-O(CO)NH-R'

L'inibizione della colinesterasi è stata associata all'esposizione a pesticidi oranofosfati e carbamati, fin dalla loro creazione durante la Prima e Seconda guerra mondiale. Tipicamente, essi provocano gravi disturbi neurologici che conducono alla paralisi non solo negli insetti, ma anche negli esseri umani. L'esposizione avviene solitamente attraverso l'uso improprio di dispositivi per la diffusione di pesticidi oppure attraverso l'irrorazione aerea (scie chimiche). Gli effetti dell'inibizione della colinesterasi per esposizione cronica o esposizione intensa e reiterata si traducono in un'inibizione delle attività dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE). L'integrazione di nanoparticelle in vari materiali nanocompositi, come gli idrogel aerei ed altre simili sostanze usate nelle irrorazioni aeree, nella modificazione del tempo atmosferico e nella dispersione di nanosensori (M.E.M.S. n.d.r.), comportano nell'individuo l'inibizione della colinesterasi fino al 96.2% nonché la presenza in quantità rilevabile di materiali nanocompositi. Ciò a conferma delle scoperte pubblicate dalla Ocean University (Cina) nel numero di giugno 2009, sulla rivista Chemical sensitivities (Sensibilità chimica), secondo cui le nano particelle sono 100 volte più tossiche di una singola molecola di pesticida, come il malathion, il propoxopur o il benomyl.

Un approfondito studio referato, a cura della tossicologa Dottoressa Hildegarde Staninger, si può leggere qui.

La verità è questa: quanto, invece, si legge sui siti istituzionali è unaragnatela di sciocchezze e di bugie, un intrico in cui sono rimasti impigliati i negazionisti e le istituzioni tutte. 

Che cosa scrivevano costoro qualche anno addietro, quando il fenomeno della Geoingegneria clandestina non era ancora conclamato? Il C.I.C.A.P., contraddicendo sé stesso, nel 1999 stabilì quanto segue: 

“I risultati riportati in tabella indicano che il campione di "capelli d'angelo" non può essere identificato con alcuno dei materiali riportati. Tale risultato permette comunque di escludere le ipotesi preliminari. Relativamente al campione esaminato, si può dunque concludere:

non si tratta di tela di ragno;
non si tratta di cellulosa o di materiali simili alla cellulosa (il che esclude la possibilità che si tratti di lana di pioppo o di rayon)”.


Analisi di fibre contenute nelle scie (articolo di FMM Research team), 2007)

Le ragne del diavolo, 2007 

Ragnatele simili a quelle di ragno cadute a Venezia (Italia), 2007 

Ragnatele a confronto, 2007

Ulteriori analisi sui polimeri di Mondovì, 2007 

Analisi dei filamenti di ricaduta: sono polimeri artificiali!, 2009

Filamenti di polimeri già nel 2002: il caso di Alessandria, 2009

Resoconto dell'analisi microscopica di un campione di filamento polimerico di ricaduta del 15 ottobre, 2011
Fonte:http://www.tankerenemy.com/