domenica 31 agosto 2014
Allerta terrorismo in Italia: più controlli «A rischio anche le scuole straniere»
Circolari di allertamento e direttive, cinque negli ultimi dieci giorni, partite dal Viminale e inviate a prefetti, questori e alle forze di polizia di tutt’Italia. La prima è stata mandata dopo la diffusione del video in cui James Foley veniva decapitato. Il 20 agosto. Nel documento si fa riferimento alle immagini e poi si richiede «con effetto immediato» il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza. Ma a seguire, di documenti, dal ministero dell’Interno, ne sono partiti altri, legati alla decisione del governo italiano di inviare armi ai peshmerga curdi e alle indicazioni degli 007 sul crescente antisemitismo, legato all’evoluzione del conflitto israelo palestinese. Il livello di allerta non è altissimo ma il Viminale chiede anche l’intensificazione dell’attività infoinvestigativa. I possibili obiettivi non solo le sedi istituzionali italiane, le ambasciate e i consolati. Anche i centri di cultura e le scuole straniere sono a rischio, come gli uffici turistici.
E a dimostrare che l’attenzione è alta sono anche controlli negli aeroporti, raddoppiati nelle ultime settimane. La minaccia jihadista potrebbe arrivare con un passaporto inglese o, addirittura, dall’area Schengen.
I DOCUMENTI
Nella prima direttiva partita dal Viminale si fa esplicito riferimento alla decapitazione di Foley- Poi si chiede «Con effetto immediato si dovrà dare massimo impulso, ognuno per le rispettive competenze, ai servizi di prevenzione a carattere generale che rafforzino maggiormente dispositivi di vigilanza e controllo del territorio, attuando un’ulteriore sensibilizzazione delle misure di vigilanza e sicurezza a tutela degli obiettivi ritenuti sensibili». E i luoghi a rischio «sono quelli che per le circostanze» possono essere oggetto di attentati: «Sedi diplomatiche e consolari e di interesse socioculturale, economico e religioso, compresi istituti scolastici e turistici.
Fonte:http://www.ilmessaggero.it/
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